Il mio intervento psicologico si fonda sulla teoria sistemico familiare; essa nasce negli anni Cinquanta da un insieme di teorie i cui riferimenti principali sono stati sviluppati da Gregory Bateson e da un gruppo di ricercatori del Mental Research Institute di Palo Alto (California). La sua diffusione in Italia si deve alla presenza di una figura importante come quella di Mara Selvini Palazzoli.
La terapia sistemico familiare si focalizza sul rapporto e sullo scambio tra l'uomo ed il suo ambiente; il principio di fondo è che la persona influenza ed è influenzata dal suo contesto di vita.
L’oggetto di studio privilegiato diventa il sistema delle relazioni in cui ognuno di noi è inserito: le caratteristiche delle singole persone diventano importanti alla luce delle loro interazioni.
Questo approccio dedica particolare attenzione al sistema familiare poichè rappresenta la prima realtà che sperimentiamo appena nati: è lì che ognuno di noi fa le prime esperienze di comunicazione, di apprendimento, di relazione con l'altro. La famiglia rappresenta inoltre il laboratorio in cui ognuno di noi sviluppa la propria identità. Proprio per questo ha il grande potenziale di essere una risorsa per il paziente nel gestire il suo malessere, soprattutto in casi che riguardano i bambini o gli adolescenti, nei quali la terapia familiare risulta essere molto utile. La visione sistemica può essere applicata con profitto anche nei percorsi individuali poiché si concentra sui vissuti e sul mondo relazionale in cui ciascun individuo è immerso.